mercoledì 29 febbraio 2012
CALCIOSCOMMESSE: DONI A MILANO PER INTERROGATORIO FIGC
MILANO - L'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, e' arrivato nello studio milanese del suo avvocato, Salvatore Pino, per essere interrogato dalla Procura federale della Figc nell'ambito del procedimento sportivo sul calcioscommesse. Doni dovra' rispondere sulle circostanze alla base dell'ordine di custodia cautelare che lo aveva portato in carcere il 4 dicembre scorso. L'ex capitano dell'Atalanta e' gia' stato condannato dalla giustizia sportiva a tre anni e sei mesi di sospensione dall'attivita'. Doni era gia' stato iscritto nel registro degli indagati all'inizio dell'inchiesta ed era poi stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Ora, nei suoi confronti, vi e' solo l'obbligo di firma. (ANSA).
martedì 28 febbraio 2012
MAXI LOPEZ NUDO? IL GIOCATORE DEL MILAN COME MAMMA L'HA FATTO VIA WEBCAM
Il sito nuevodiarioweb.com ha pubblicato delle foto che ritrarrebbero l’attaccante del Milan, in prestito dal Catania, Maxi Lòpez… nudo. Secondo indiscrezioni, infatti, dopo la nascita del terzo figlio, avuto dalla compagna Wanda Nara, Maxi Lòpez sarebbe stato sorpreso, forse in compagnia di un’altra persona (una donna), senza vestiti, filmato da una webcam. Le foto avrebbero fatto arrabbiare la compagna del calciatore che, secondo quanto riferito dall’articolo, non sarebbe per la prima volta a conoscere di voci sull’infedeltà del giocatore: lo scorso settembre, la donna aveva trovato un messaggio inviato dall’agente del marito che recitava “Vieni qui, ti voglio parlare della Fiorentina, io sono con quattro ragazze e una birra”. La compagna di Maxi Lòpez rimproverò Dario Bombini, il procuratore del calciatore, e reagì per la rabbia, nonostante fosse incinta e dunque dovesse evitare stress e dispiaceri, rompendo suppellettili e mobili in casa e non solo. Sarebbe stata proprio la compagna dell’attaccante rossonero a influenzare con la sua reazione un possibile passaggio di Maxi Lòpez dal Catania alla Fiorentina.
QUESTO IL LINK PER LEGGERE L'ARTICOLO ORIGINALE CON LE FOTO CHE FANNO GIÀ GRIDARE ALLO SCANDALO: http://www.nuevodiarioweb.com.ar/notas/2012/2/28/escandalo-familia-nara-fotos-maxi-lopez-desnudo-387960.asp?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
QUESTO IL LINK PER LEGGERE L'ARTICOLO ORIGINALE CON LE FOTO CHE FANNO GIÀ GRIDARE ALLO SCANDALO: http://www.nuevodiarioweb.com.ar/notas/2012/2/28/escandalo-familia-nara-fotos-maxi-lopez-desnudo-387960.asp?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
PG MILANO CHIEDE CONFERMA CONDANNA A 2 ANNI PER LOTITO
MILANO - Il pg di Milano Felice Isnardi ha chiesto questa mattina la conferma della condanna a 2 anni di reclusione e 65 mila euro di multa per il presidente della Lazio Calcio Claudio Lotito imputato di aggiotaggio manipolativo e informativo in relazione a un'operazione su obbligazioni della societa' biancazzurra del 2005. Con lui e' stata chiesta la conferma della condanna a 1 anno e 8 mesi, piu' 55 mila euro di multa per il costruttore Roberto Mezzaroma. La sentenza e' prevista per la prossima udienza il 12 marzo. I fatti al centro della causa andranno in prescrizione entro la fine dell'anno in corso. Lotito e Mezzaroma sono imputati per aggiotaggio manipolativo e informativo e per ostacolo all'attivita' agli organi di vigilanza. Il pm del processo, Laura Pedio, in primo grado aveva chiesto condanne leggermente piu' lievi: 1 anno e 8 mesi a Lotito, 1 anno e 4 mesi a Mezzaroma. Nonostante la concessione ad entrambi delle attenuanti generiche, i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano avevano pero' applicato condanne di entita' maggiore. Secondo l'accusa, Mezzaroma avrebbe acquistato il 30 giugno 2005 un pacchetto del 14,6% di azioni della Lazio, collocate sul libero mercato, per conto dell'attuale presidente dei biancocelesti. Attraverso questa operazione, che per gli inquirenti ha tratto in inganno il mercato, Lotito avrebbe evitato di entrare in possesso ufficialmente di piu' del 30% delle azioni della societa', cosa che lo avrebbe obbligato al lancio di un'Opa pubblica. (Adnkronos)
lunedì 13 febbraio 2012
SERIE A, BOLOGNA-JUVE E PARMA-FIORENTINA IL 7 MARZO
MILANO - Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina, gara della 4a giornata di ritorno rinviate per neve, verranno recuperate il 7 marzo alle ore 18.30. Lo rende noto la Lega di Serie A. Il 7 marzo, allo stesso orario, si giochera' anche Cesena-Catania, recupero dal 3° turno di ritorno. (Adnkronos)
sabato 11 febbraio 2012
CALCIOSCOMMESSE: TNAS, RINVIATA UDIENZA SIGNORI CAUSA MALTEMPO
ROMA - Rinviata a data da destinarsi, a causa del maltempo, l'udienza del 13 febbraio del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport (Tnas) in relazione alla controversia tra Giuseppe Signori e la Figc che ha per oggetto la sanzione della squalifica a 5 anni con radiazione comminata dalla Disciplinare e confermata dalla Corte di Giustizia Federale all'ex nazionale coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. La nuova udienza sara' comunicata dopo aver conosciuto l'esito della decisione sulla istanza di ricusazione proposta dal rappresentante di Signori nei confronti del Presidente del Collegio arbitrale, sulla quale non consta che sia intervenuta alcuna pronuncia da parte dell'Alta Corte di Giustizia Sportiva. (ANSA).
venerdì 10 febbraio 2012
Amauri: «Io e la Juve ora vi racconto tutto»
FIRENZE (Fonte Corriere dello Sport) - Il vero protagonista si chiama Hugo, ha sei anni e l’argento vivo addosso. Cattura il telefonino di Pocetta (l’uomo che più di tutti ha voluto portare il suo babbo a Firenze) che paziente e divertito lo asseconda, e poi ci racconta che pure lui vuol fare il giocatore: «Mi piacerebbe andare a... la Roma». Poi ci guarda e aggiunge: «No, voglio andare a giocare dove gioca il babbo». Ovunque, ma con lui, con quel babbo dai capelli lunghi e che finalmente è tornato a sognare. I sogni di Amauri e di suo figlio.
È pronto per ricominciare là dove si è fermato il 23 aprile scorso?«Dove ero rimasto? Sì, sono pronto per tornare a segnare». Chi è Jovetic per lei? «È un campione. Io sto assistendo alla sua maturazione». È la sua spalla ideale?«Sì, perché è intelligente e scaltro a capire tutto con un secondo d’anticipo». È tra i migliori nel suo ruolo?«Indiscutibilmente è uno dei più bravi».
Jovetic sogna il pallone d’oro: troppo?
«No, può farcela e non è nemmeno detto che debba cambiare squadra (ride) ». Può davvero superare i 20 gol?«Di questo passo sì».
Avrà però almeno un difetto... (Ride) «Sì, porta tanto la palla e poi dovrebbe avere più fiducia in sé stesso». Pur non segnando, dal suo arrivo è riuscito sempre a calamitare a sé tutti gli avversari. C’è un’alchimia?«Ho lavorato bene in questi mesi e gli avversari mi conoscono bene. Sanno che posso far male in un attimo». Che effetto le fa essere a Firenze oggi, sei anni dopo il primo corteggiamento? «È una bella storia». Cosa le hanno detto i Della Valle? «Che posso fare ancora un altro salto in avanti sul piano della qualità di gioco». C’è solo la salvezza tra gli obiettivi?
«Dobbiamo guardare avanti, ma gradualmente. Prima la salvezza, prima altri 12 punti, poi vedremo. Questa è una squadra che potrà presto sognare».
E lei dove può arrivare?
«Il più lontano possibile. Sono molto critico e so che cosa posso dare. So che il mio limite non è ancora stato nemmeno avvicinato».
Ma se a giugno la Fiorentina le proponesse un prolungamento di contratto e si presentasse un top club, lei cosa sceglierebbe? «Corvino mi ha detto che siamo fidanzati. E che per il matrimonio basta un attimo». Ha più sentito Prandelli?«No».
Cosa vuol dire al ct per convincerlo a convocarla?
«Di guardare la Fiorentina». Il suo sogno europeo è appena cominciato. Le basteranno tre mesi? «Sì. Prandelli è un allenatore che dà a tutti una chance. So che mi osserverà. Ora dipende tutto da me». Il Mondiale 2014 è un’utopia, o fisicamente potrebbe essere ancora alla portata?
«Giocare il Mondiale in Brasile sarebbe come chiudere con una chiave d’oro la mia carriera».
La Juventus vincerà lo scudetto?
«Stanno dimostrando di essere ancora la squadra da battere».
Qual è il segreto?
«Tutti, e sottolineo tutti, fanno quello che chiede l’allenatore».
Ma ci sarà pure un neo, qualcosa che ancora non quadra. «Non credo». Come è possibile essere pagato 23 milioni di euro e finire fuori rosa?
«Ho avuto la sfortuna di essere arrivato a Torino quando è cambiato tutto. Squadra e dirigenza. Ho avuto la sfortuna di esserci ancora quando è ricambiato ancora una volta tutto».
Quando ha capito che per lei lì non ci sarebbe più stato posto? «Un anno fa, quando sono andato al Parma».
Conte le ha mai detto che per lei non ci sarebbe stato posto?
«Mi ha parlato due volte». Ha mai creduto di non venir fuori dal tunnel?«Pensieri per la testa me ne sono venuti tanti. Passeggeri». Che cosa l’ha fatta soffrire di più?«Il fatto che mi fosse impedito di giocare». Possibile però che lei non abbia combinato proprio niente? Da Torino l’hanno fatta tribolare anche per la firma del contratto in viola...«Domandatelo alla Juventus». Come hanno fatto Baroni, Gabetta e il professo Gaudino a tenerla fisicamente su?
«Sono stati straordinari, mi hanno sostenuto, sono entrati a fare parte del mio mondo».
Ha mai pensato di mollare?
«Mai». Edmundo l’ha sempre sostenuta: che cosa ha rubato dal suo talento?«Non vorrei peccare di presunzione, ma credo di aver imparato da lui a risolvere le partite con un guizzo. Magari ci sono le volte che il centravanti sembra quasi non esserci in campo fino a quel momento, quando morde e fa male». Lei sa che per colpa di un carnevale, la Fiorentina ha praticamente perso uno scudetto?
«Con me non si corre questo pericolo. Sono un brasiliano atipico». Come può un brasiliano decidere di rinnegare la Seleçao?
«Non ho rinnegato niente. Semplicemente, io sono diventato quello che sono grazie alle occasioni che l’Italia mi ha offerto. Qui in Italia sono diventato un calciatore vero, qui in Italia sono nati i miei figli. In Italia, quando smetterò di giocare, resterò a vivere».
Come è nata l’idea di Lar do Menor?
«Amo i bambini. E’ l’idea di poter aiutare chi ha bisogno mi fa stare bene. Mi piace aiutare, ma senza che gli altri sappiano. E’ tanto che non sono tornato in quella casa famiglia. Io forse ho aiutato loro, ma loro hanno aiutato me». Che cosa ha pensato quando ha visto il logo di Save the Children sulla maglia viola?«Che è bello che il calcio sia sensibile di fronte ai drammi della vita. Specie quando di mezzo ci sono i bambini». Dal Bellinzona al Napoli. Cinquanta milioni di lire di stipendio e neppure la patente.«E’ stato il primo mattone della mia carriera. Quello più importante».Il Napoli ha le potenzialità per battere il Chelsea?«Sotto pressione il Napoli ha dimostrato di sapersi esprimere al meglio. Ci regalerà 180 minuti di spettacolo. E io tifo azzurri».
Quanto ha tolto l’esperienza in Champions al Napoli in campionato?«Secondo me tornerà prestissimo a farsi insidioso anche in campionato. Il Napoli, così come tante altre squadre, su tutte l’Inter».
Che cosa ne pensa di Mazzarri?«Non lo conosco personalmente, ma me ne hanno parlato in termini importanti».
Pillon, Guidolin, Del Neri: cosa fa lei per stregare gli allenatori? «Questi tre allenatori hanno segnato la mia carriera. Pillon è stato quello che mi ha fatto tirare fuori quello che avevo dentro quando nessuno credeva in me. Del Neri mi ha riportato in A e Guidolin mi ha trasformato in campione».
Il Milan può ancora correre nella lotta scudetto?
«Sì». A Cesena è arrivato un altro ex juventino, Iaquinta, come lei finito in cantina. Riuscirà il goleador di due mondiali a salvarli?
«Indiscutibilmente sì. Vincenzone sa il fatto suo».
Tra lei e Iaquinta chi farà venire qualche pensiero cattivo alla Juventus?«Io, avete dubbi?»
Il gol che sogna di realizzare? «Un gol... involontario, su un rimpallo». Lo schiaffo che invece le fa ancora male al solo ricordo. «Quello che ho vissuto fino a poco tempo fa. Essere stato tenuto lontano dal campo, impedito a fare il mio lavoro».
Il razzismo nel calcio esiste? «Sì».
E le combine? «Stanno dimostrando di sì».
È pronto per ricominciare là dove si è fermato il 23 aprile scorso?«Dove ero rimasto? Sì, sono pronto per tornare a segnare». Chi è Jovetic per lei? «È un campione. Io sto assistendo alla sua maturazione». È la sua spalla ideale?«Sì, perché è intelligente e scaltro a capire tutto con un secondo d’anticipo». È tra i migliori nel suo ruolo?«Indiscutibilmente è uno dei più bravi».
Jovetic sogna il pallone d’oro: troppo?
«No, può farcela e non è nemmeno detto che debba cambiare squadra (ride) ». Può davvero superare i 20 gol?«Di questo passo sì».
Avrà però almeno un difetto... (Ride) «Sì, porta tanto la palla e poi dovrebbe avere più fiducia in sé stesso». Pur non segnando, dal suo arrivo è riuscito sempre a calamitare a sé tutti gli avversari. C’è un’alchimia?«Ho lavorato bene in questi mesi e gli avversari mi conoscono bene. Sanno che posso far male in un attimo». Che effetto le fa essere a Firenze oggi, sei anni dopo il primo corteggiamento? «È una bella storia». Cosa le hanno detto i Della Valle? «Che posso fare ancora un altro salto in avanti sul piano della qualità di gioco». C’è solo la salvezza tra gli obiettivi?
«Dobbiamo guardare avanti, ma gradualmente. Prima la salvezza, prima altri 12 punti, poi vedremo. Questa è una squadra che potrà presto sognare».
E lei dove può arrivare?
«Il più lontano possibile. Sono molto critico e so che cosa posso dare. So che il mio limite non è ancora stato nemmeno avvicinato».
Ma se a giugno la Fiorentina le proponesse un prolungamento di contratto e si presentasse un top club, lei cosa sceglierebbe? «Corvino mi ha detto che siamo fidanzati. E che per il matrimonio basta un attimo». Ha più sentito Prandelli?«No».
Cosa vuol dire al ct per convincerlo a convocarla?
«Di guardare la Fiorentina». Il suo sogno europeo è appena cominciato. Le basteranno tre mesi? «Sì. Prandelli è un allenatore che dà a tutti una chance. So che mi osserverà. Ora dipende tutto da me». Il Mondiale 2014 è un’utopia, o fisicamente potrebbe essere ancora alla portata?
«Giocare il Mondiale in Brasile sarebbe come chiudere con una chiave d’oro la mia carriera».
La Juventus vincerà lo scudetto?
«Stanno dimostrando di essere ancora la squadra da battere».
Qual è il segreto?
«Tutti, e sottolineo tutti, fanno quello che chiede l’allenatore».
Ma ci sarà pure un neo, qualcosa che ancora non quadra. «Non credo». Come è possibile essere pagato 23 milioni di euro e finire fuori rosa?
«Ho avuto la sfortuna di essere arrivato a Torino quando è cambiato tutto. Squadra e dirigenza. Ho avuto la sfortuna di esserci ancora quando è ricambiato ancora una volta tutto».
Quando ha capito che per lei lì non ci sarebbe più stato posto? «Un anno fa, quando sono andato al Parma».
Conte le ha mai detto che per lei non ci sarebbe stato posto?
«Mi ha parlato due volte». Ha mai creduto di non venir fuori dal tunnel?«Pensieri per la testa me ne sono venuti tanti. Passeggeri». Che cosa l’ha fatta soffrire di più?«Il fatto che mi fosse impedito di giocare». Possibile però che lei non abbia combinato proprio niente? Da Torino l’hanno fatta tribolare anche per la firma del contratto in viola...«Domandatelo alla Juventus». Come hanno fatto Baroni, Gabetta e il professo Gaudino a tenerla fisicamente su?
«Sono stati straordinari, mi hanno sostenuto, sono entrati a fare parte del mio mondo».
Ha mai pensato di mollare?
«Mai». Edmundo l’ha sempre sostenuta: che cosa ha rubato dal suo talento?«Non vorrei peccare di presunzione, ma credo di aver imparato da lui a risolvere le partite con un guizzo. Magari ci sono le volte che il centravanti sembra quasi non esserci in campo fino a quel momento, quando morde e fa male». Lei sa che per colpa di un carnevale, la Fiorentina ha praticamente perso uno scudetto?
«Con me non si corre questo pericolo. Sono un brasiliano atipico». Come può un brasiliano decidere di rinnegare la Seleçao?
«Non ho rinnegato niente. Semplicemente, io sono diventato quello che sono grazie alle occasioni che l’Italia mi ha offerto. Qui in Italia sono diventato un calciatore vero, qui in Italia sono nati i miei figli. In Italia, quando smetterò di giocare, resterò a vivere».
Come è nata l’idea di Lar do Menor?
«Amo i bambini. E’ l’idea di poter aiutare chi ha bisogno mi fa stare bene. Mi piace aiutare, ma senza che gli altri sappiano. E’ tanto che non sono tornato in quella casa famiglia. Io forse ho aiutato loro, ma loro hanno aiutato me». Che cosa ha pensato quando ha visto il logo di Save the Children sulla maglia viola?«Che è bello che il calcio sia sensibile di fronte ai drammi della vita. Specie quando di mezzo ci sono i bambini». Dal Bellinzona al Napoli. Cinquanta milioni di lire di stipendio e neppure la patente.«E’ stato il primo mattone della mia carriera. Quello più importante».Il Napoli ha le potenzialità per battere il Chelsea?«Sotto pressione il Napoli ha dimostrato di sapersi esprimere al meglio. Ci regalerà 180 minuti di spettacolo. E io tifo azzurri».
Quanto ha tolto l’esperienza in Champions al Napoli in campionato?«Secondo me tornerà prestissimo a farsi insidioso anche in campionato. Il Napoli, così come tante altre squadre, su tutte l’Inter».
Che cosa ne pensa di Mazzarri?«Non lo conosco personalmente, ma me ne hanno parlato in termini importanti».
Pillon, Guidolin, Del Neri: cosa fa lei per stregare gli allenatori? «Questi tre allenatori hanno segnato la mia carriera. Pillon è stato quello che mi ha fatto tirare fuori quello che avevo dentro quando nessuno credeva in me. Del Neri mi ha riportato in A e Guidolin mi ha trasformato in campione».
Il Milan può ancora correre nella lotta scudetto?
«Sì». A Cesena è arrivato un altro ex juventino, Iaquinta, come lei finito in cantina. Riuscirà il goleador di due mondiali a salvarli?
«Indiscutibilmente sì. Vincenzone sa il fatto suo».
Tra lei e Iaquinta chi farà venire qualche pensiero cattivo alla Juventus?«Io, avete dubbi?»
Il gol che sogna di realizzare? «Un gol... involontario, su un rimpallo». Lo schiaffo che invece le fa ancora male al solo ricordo. «Quello che ho vissuto fino a poco tempo fa. Essere stato tenuto lontano dal campo, impedito a fare il mio lavoro».
Il razzismo nel calcio esiste? «Sì».
E le combine? «Stanno dimostrando di sì».
mercoledì 8 febbraio 2012
Il tedesco Merk arbitro del secolo. Collina 7°
Markus Merk re dei fischietti del XXI secolo. Cosi' per l'Iffhs, l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, che ha stilato la sua classifica prendendo in considerazione le votazioni annuali dal 2001 al 2011. Il tedesco Merk, con 135 punti, precede due sudamericani, l'uruguaiano Jorge Luis Larrionda, secondo a quota 108, e il colombiano Oscar Julian Ruiz, terzo con 104 punti. Nella top ten due italiani: Pierluigi Collina, settimo (94 punti), e Roberto Rosetti, ottavo (91). Tra gli arbitri ancora in attivita' c'e' Nicola Rizzoli, 31esimo, mentre l'attuale designatore della Can di A, Stefano Braschi, e' 44esimo. (ASCA)
sabato 4 febbraio 2012
CalcioScommesse: due nuovi arresti, anche portiere del Piacenza Cassano
E' in corso di svolgimento dalle prime ore della mattina, una nuova operazione della Polizia di Stato ''Last Bet'' sul fenomeno del ''calcioscommesse''. Gli investigatori delle Squadre Mobili di Cremona, Brescia, Bari, Firenze e del Servizio Centrale Operativom spiega una nota della Polizia, stanno eseguendo due provvedimenti restrittivi nei confronti di ulteriori appartenenti alla nota organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri. Gli indagati devono rispondere dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. I destinatari dei provvedimenti restrittivi, prosegue la nota della Polizia, sono Angelo Iacovelli, di 44 anni, barese vicino agli ambienti sportivi del Bari calcio e Mario Cassano, di 29 anni, portiere del Piacenza calcio (Lega Pro -I^Div.), gia' compagno di squadra ed amico dei calciatori Carlo Gervasoni e Alessandro Zamperini (entrambi arrestati lo scorso dicembre quali referenti italiani per l' organizzazione internazionale) L'operazione costituisce un passaggio ulteriore dell'inchiesta, conclusasi, nelle due fasi precedenti, con la cattura di 33 altri indagati, tra i quali gli ex calciatori ''Beppe'' Signori e Luigi Sartor e gli altri giocatori professionistici Cristiano Doni, Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio, Marco Paoloni, nonche' Vincenzo Sommese e Marco Micolucci. Iacovelli sarebbe coinvolto nel tentativo di manipolazione di almeno 4 partite del campionato di calcio 2010/2011 di Serie A del Bari calcio (Milan-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Roma e Palermo-Bari disputatesi nel marzo e nel maggio 2011). Cassano, invece, dovra' rispondere dell' alterazione di altri 4 incontri dei campionati di serie B 2010-2011 e 2008-2009 (Piacenza-Albinoleffe, Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza della scorsa stagione e Piacenza-Mantova del 2008-2009). Le attivita' investigative hanno confermato l'operativita' di un gruppo delinquenziale, avente epicentro a Singapore e basi operative nell'Est Europa con l'obiettivo di alterare i risultati delle partite di calcio, anche dei campionati italiani, per lucrare indebiti profitti sulle scommesse relative agli incontri truccati. Nello scorso dicembre era stato individuato il capo dell'organizzazione di stanza a Singapore, il singaporiano Tan Seet Eng (detto Dan) oltre a 2 suoi collaboratori principali, tutti destinatari di un mandato d' arresto internazionale. Tan Seet Eng, avvalendosi di una fitta rete di collaboratori, suoi connazionali e soggetti di alcuni Paesi dell'Europa dell'Est, al fine di condizionare a suo favore l'esito delle scommesse sugli incontri di calcio, avrebbe corrotto i giocatori per indurli a falsare i risultati delle partite. (ASCA)
mercoledì 1 febbraio 2012
Neve, Bologna-Fiorentina e Siena-Catania rinviate
ROMA - Dopo Parma-Juve, stop anche per Siena-Catania e Bologna-Fiorentina. Il gelo che ha investito tutta Italia si ripercuote anche sulla seconda giornata di campionato, fermando altre due gare.
SIENA - Il sito ufficiale del Siena comunica che la gara di staserà con il Catania sarà rinviata: "Il Gos, Gruppo operativo sicurezza - si legge - riunitosi stamani ha ritenuto che non sussistono le condizioni di sicurezza per la disputa della gara Siena-Catania, in programma stasera alle 20,45 allo stadio “Artemio Franchi-Montepaschi Arena”.
BOLOGNA - Bologna-Fiorentina è fortemente a rischio, e il rinvio per neve, che fra l'altro non cessa, è un'ipotesi più che probabile. A di là delle condizioni di praticabilità del terreno (coperto dai teloni) alle 20.45, orario del calcio d'inizio, a rendere proibitivo lo svolgimento della partita è la situazione generale in città, interna ed esterna allo stadio Dall'Ara: su Bologna sono scesi trenta centimetri di neve, con ripercussioni sulla viabilità. In questura è in corso il Gos (gruppo operativo per la sicurezza) con responsabili del club rossoblù, del 118 e dei vigili del fuoco. Una riunione che si tiene per tutte le partite, ma che in questo caso ha all'ordine del giorno il maltempo. L'incontro dovrebbe concludersi attorno alle 12. Sentita la prefettura, in tarda mattinata è attesa una decisione.
FIORENTINA - Il sito ufficiale della Fiorentina comunica che il match è stato rinviato. "La partita Bologna-Fiorentina - si legge - che si sarebbe dovuta disputare oggi, mercoledì 1 febbraio, allo Stadio Renato Dall’Ara alle ore 20:45 e valida per la ventunesima giornata di Campionato, è stata rinvata, a causa del maltempo, a data da destinarsi".
LEGA, COMUNICATO UFFICIALE - La Lega di serie A, con una nota pubblicata sul suo sito internet, ha ufficializzato i rinvii delle partite in programma questa sera a Bologna e Siena. "Sono state rinviate a causa del maltempo - è scritto nella nota - le gare Bologna-Fiorentina e Siena-Catania, entrambe previste questa sera alle ore 20.45 per la seconda giornata di ritorno della Serie A Tim".
Corriere dello Sport
SIENA - Il sito ufficiale del Siena comunica che la gara di staserà con il Catania sarà rinviata: "Il Gos, Gruppo operativo sicurezza - si legge - riunitosi stamani ha ritenuto che non sussistono le condizioni di sicurezza per la disputa della gara Siena-Catania, in programma stasera alle 20,45 allo stadio “Artemio Franchi-Montepaschi Arena”.
BOLOGNA - Bologna-Fiorentina è fortemente a rischio, e il rinvio per neve, che fra l'altro non cessa, è un'ipotesi più che probabile. A di là delle condizioni di praticabilità del terreno (coperto dai teloni) alle 20.45, orario del calcio d'inizio, a rendere proibitivo lo svolgimento della partita è la situazione generale in città, interna ed esterna allo stadio Dall'Ara: su Bologna sono scesi trenta centimetri di neve, con ripercussioni sulla viabilità. In questura è in corso il Gos (gruppo operativo per la sicurezza) con responsabili del club rossoblù, del 118 e dei vigili del fuoco. Una riunione che si tiene per tutte le partite, ma che in questo caso ha all'ordine del giorno il maltempo. L'incontro dovrebbe concludersi attorno alle 12. Sentita la prefettura, in tarda mattinata è attesa una decisione.
FIORENTINA - Il sito ufficiale della Fiorentina comunica che il match è stato rinviato. "La partita Bologna-Fiorentina - si legge - che si sarebbe dovuta disputare oggi, mercoledì 1 febbraio, allo Stadio Renato Dall’Ara alle ore 20:45 e valida per la ventunesima giornata di Campionato, è stata rinvata, a causa del maltempo, a data da destinarsi".
LEGA, COMUNICATO UFFICIALE - La Lega di serie A, con una nota pubblicata sul suo sito internet, ha ufficializzato i rinvii delle partite in programma questa sera a Bologna e Siena. "Sono state rinviate a causa del maltempo - è scritto nella nota - le gare Bologna-Fiorentina e Siena-Catania, entrambe previste questa sera alle ore 20.45 per la seconda giornata di ritorno della Serie A Tim".
Corriere dello Sport
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