venerdì 1 giugno 2012

CALCIOSCOMMESSE, MARINO: "È MALATO IL CALCIO, NON L'ATALANTA"

BERGAMO - ''Sembrava che su Bergamo fossero calati ungheresi, cecoslovacchi e zingari. Tutti qui. Eravamo il centro di ogni guaio, eravamo in tanto di quel fango che quasi non si respirava piu'. Ora ce lo stiamo togliendo di dosso e questa e' una liberazione''. Il direttore tecnico dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, in un'intervista all'Eco di Bergamo, si sfoga cosi' dopo il patteggiamento che ha permesso all'Atalanta di uscire definitivamente dal processo Calcioscommesse con due punti di penalizzazione. ''E' il calcio che e' malato, non l'Atalanta - prosegue Marino - Lo dico soprattutto per il presidente Percassi: per un anno ha sopportato con grande dignita' nefandezze d'ogni genere''. Marino ha pero' sottolineato di non esser contento ''di questo regolamento che non funziona per il Calcioscommesse, di una responsabilita' oggettiva inadeguata che ci ha rifilato otto punti senza colpe dirette''. Ma almeno adesso l'Atalanta puo' voltare pagina e concentrarsi sul mercato. ''Sono felice per la programmazione - ammette il dirigente nerazzurro - Lo scorso anno abbiamo avuto le sentenze in agosto, spero che ora senza l'emergenza si possa lavorare meglio''. (ANSA).

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